Novità ADI, da gennaio 780 euro al mese: da quando e come fare domanda

A partire da gennaio il Reddito di cittadinanza verrà sostituito dell’Assegno di inclusione. Vediamo come fare per averlo.

La fine del Reddito di cittadinanza è sempre più vicina ma già a partire da gennaio entrerà in scena un nuovo aiuto: l’assegno di inclusione. Vediamo come richiederlo e quali requisiti bisogna soddisfare per averne diritto.

Assegno di inclusione
Arriva l’assegno di inclusione a partire da gennaio – exfadda.it

Il 31 dicembre segnerà la fine non solo del 2023 ma anche del Reddito di cittadinanza. Il sussidio nato nel 2019 per volere del Movimento Cinque Stelle ha avuto vita breve e, purtroppo, ha mancato l’obiettivo per cui era nato: non ha saputo creare nuova occupazione. Il Governo Meloni ha abolito l’aiuto con la legge di Bilancio 2023. Infatti a partire da luglio molte famiglie non ricevono più l’accredito del sussidio.

Tuttavia, in un contesto di crisi economica, disoccupazione e carovita come quello attuale, l’Esecutivo ha studiato un altro beneficio per sostenere i nuclei familiari che hanno effettivamente più bisogno di aiuto. Il vecchio Reddito di cittadinanza verrà sostituito dell’Assegno di inclusione che, però, si rivolgerà ad una platea di beneficiari molto più ristretta in quanto avrà requisiti più stringenti.

Assegno di inclusione: come richiederlo e come ottenerlo

Via libera all’assegno di inclusione a partire da gennaio. Il nuovo aiuto di Stato avrà requisiti un po’ diversi rispetto a quelli del vecchio Reddito di cittadinanza e molti attuali percettori del sussidio grillino potrebbero non avere diritto all’ADI. Vediamo come fare richiesta e quali requisiti è necessario soddisfare per ottenere l’aiuto.

Assegno di inclusione, requisiti
L’assegno di inclusione avrà una platea più ristretta del Rdc – exfadda.it

Per prima cosa partiamo dalle modalità di richiesta: a partire dal 18 dicembre sarà possibile inoltrare le richieste accedendo al portale dell’Inps. A partire da gennaio, invece, sarà possibile fare domanda anche tramite i Patronati. Entro 120 giorni dalla richiesta, l’Inps contatterà le famiglie e i membri in grado di lavorare verranno indirizzati verso percorsi di formazione mentre coloro che, per età o per condizioni di salute, non possono lavorare verranno affidati ai servizi sociali o ai servizi sanitari.

L’assegno di inclusione avrà un importo di 500 euro al mese più altri 280 euro per chi vive in affitto. In caso di nuclei familiari composti solo da anziani con almeno 67 anni oppure composti solo da anziani e disabili, il sussidio salirà a 630 euro al mese ma il contributo per l’affitto scenderà a 150 euro. L’assegno di inclusione verrà erogato per 18 mesi consecutivi e, dopo una pausa di un mese, potrà essere prorogato per altri 12 mesi.

Questo sussidio si rivolge unicamente a nuclei familiari in cui sia presente almeno un disabile, un minorenne o una persona con almeno 60 anni. Si rivolge altresì alle famiglie in cui siano presenti soggetti presi in carico dai servizi sociali o sanitari per disagi psicologici. Per ottenere il sussidio è necessario essere residenti in Italia da almeno 5 anni di cui almeno gli ultimi 2 in modo continuativo.

Nessun membro della famiglia deve aver riportato condanne penali negli ultimi 10 anni e nessun membro deve essersi licenziato dal lavoro negli ultimi 12 mesi. Il reddito familiare non deve superare i 6000 euro l’anno e l’ Isee non deve essere superiore a 9360 euro. Il valore dell’eventuale abitazione non deve superare 150.000 euro e nessun componente familiare deve possedere imbarcazioni o automobili o moto di lusso.

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